cardiochirurgia

 

chirurgia valvolare

 

Quando, a causa di un difetto di una o più valvole cardiache, non si possono più svolgere senza disturbi le attività fisiche della vita quotidiana il medico consiglierà un intervento di chirurgia valvolare. In tal caso, a seconda della situazione, la valvola cardiaca esistente verrà "riparata" chirurgicamente, dilatata col catetere a palloncino (angioplastica coronarica) oppure sostituita da una valvola artificiale o biologica (cioè costituita da tessuto di origine animale).

 

Esecuzione: l'operazione avviene in anestesia generale e, coi preparativi, dura da tre a cinque ore. Non sono da temere forti dolori ma, come in altre narcosi di lunga durata, dei crampi muscolari possono causare certi disturbi (rigidità alla schiena, alla nuca o sopra il petto).


Con un'operazione si "riparano" o sostituiscono delle valvole cardiache.

 

 

 

 

 

trapianto cardiaco

 

In caso di insufficienza cardiaca estremamente pronunciata, talora nessuna delle terapie possibili determina un miglioramento. Per questi ammalati gravissimi in rari casi entra in considerazione un trapianto cardiaco, cioè la sostituzione del proprio cuore con quello sano di una persona defunta. Dato però che i cuori di donatori disponibili sono troppo pochi, per i trapianti di cuore ci sono criteri d'autorizzazione molto severi. Un trapianto può migliorare notevolmente le probabilità di sopravvivenza e la qualità della vita.

materiale rilevato da www.swissheart.ch