VALVULOPATIE

 

 

Il cuore è una pompa muscolare che sviluppa pressione per mantenere in movimento il sangue nel circuito sanguigno della circolazione generale.

il cuore: un motore che non si ferma mai

Il cuore è costituito da due sezioni, quella di sinistra e quella destra, ciascuna con due camere - l'atrio ed il ventricolo, separate fra loro dalle valvole. Ci sono inoltre valvole del cuore situate fra i ventricoli e le arterie principali (l'aorta e l'arteria polmonare).

 le valvole del cuore 

Copyright Dr. Enzo Boncompagni, MD, Cardiologo - www.cardiologiapertutti.org

Le valvole del cuore sono "unidirezionali" ossia sono fatte in modo tale che il sangue scorra solo in un verso passando da una camera all'altra senza tornare indietro transitando così nel circuito sanguigno.

approfondimenti sulla circolazione sanguigna

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Malattie

delle

valvole cardiache

 

 

Che cosa è la cardiopatia valvolare?

 

Le valvole cardiache possono manifestare dei difetti congeniti o subire delle alterazioni in conseguenza di processi infiammatori, degenerativi od infettivi o a causa dell'età.

La malattia valvolare può provocare il restringimento (stenosi) della valvola oppure una chiusura imperfetta (insufficienza). La cronicizzazione della malattia valvolare può favorire la comparsa di quadri patologici (“vizi” valvolari) misti per cui stenosi e insufficienza coesistono; così accade, ad esempio, nell’evoluzione delle alterrazioni causate dell’endocardite reumatica.  

  • Se sono deformi, ispessite o calcificate determinano una strettoia (stenosi) che ostacola il flusso del sangue, è il caso delle stenosi valvolari. Possono essere dovute a: anomalia congenita, a degenerazione aterosclerotica (stenosi aortica), danni da febbre reumatica (stenosi mitralica), calcificazione eccessiva nella vecchia età (stenosi aortica).

  • Se sono dilatate o hanno delle lacerazioni non garantiscono più una chiusura stagna (insufficienza) e ad ogni battito cardiaco una porzione di sangue rifluisce indietro (dal ventricolo all'atrio, o dalla arteria - aorta o polmonare - al ventricolo) è il , rispettivamente nell'atrio situato a monte, è il caso delle INSUFFICIENZE valvolari. Possono essere causate da: infezione o infiammazione batterica di una valvola, flaccidità dei lembi valvolari (prolasso della valvola mitrale), ingrandimento del cuore o dell'aorta

  • Se c'è la combinazione di entrambe le forme si manifestano i quadri patologici (o "vizi") valvolari misti delle steno-insufficienzE valvolarI.

Come si manifesta?

Nei casi lievi non ci sono sintomi e possono essere riscontrate casualmente durante una visita medica occasionale. In questi casi non ci sono preoccupazioni ma è bene attuare la prevenzione dalle infezioni quando si attuano manovre (per es. odontoiatriche, urologiche o ginecologiche) che possono favorire la presenza, pur temporanea, di batteri nella circolazione sanguigna.

Nei casi più avanzati si possono manifestare i sintomi della cardiopatia valvolare.

Alterazioni di una valvola nella parte di sinistra del cuore - la valvola aortica o mitralica - conduce ad un accumulo dei liquidi nei polmoni. Si verificano così i sintomi da "sovraccarico" del cuore che si manifestano in caso di sforzo fisico sotto forma di dispnea, palpitazioni, facilità a stancarsi, talora sensazione di soffocamento.

Le malattie valvolari della parte di destra del cuore - la valvola del tricuspide e polmonare - sono, nella maggior parte dei casi, il risultato di malattia congenita del cuore o di alterazioni della sezione cardiaca sinistra presente da lungo tempo. Esse comportano l'accumulo dei liquidi nel corpo (edemi) specialmente nelle gambe e piedi, nella cavità addominale e nel fegato dando luogo alla sintomatologia caratterizzata dai gonfiori alle caviglie e da un senso di pressione nella regione del fegato.

Come si arriva alla diagnosi precisa?

La diagnosi è basata sugli antecedenti del paziente (anamnesi), su un accurato esame clinico (il medico può rilevare suoni anomali - soffi cardiaci -  esaminando il torace con lo stetoscopio) e con accertamenti strumentali mirati (radiografia del torace, ecocardiograma, cateterismo cardiaco, ecc.)

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