cambiamenti dello stile della vita

 

 

 

Un buon risultato terapeutico si può ottenere e mantenere soltanto con la collaborazione attiva dell'interessato.

Per la maggior parte dei pazienti affetti da malattie cardiovascolari ciò significa cambiare o adattare certe abitudini di vita per ridurre o eliminare del tutto i fattori di rischio presenti.

Per effettuare questi cambiamenti non esiti a rivolgersi per aiuto e consiglio a persone competenti!

 

 

 

Fumo: per chi soffre di malattie cardiovascolari la rinuncia a fumare è una necessità. A tal fine possono essere utili i corsi di disassuefazione o certi medicamenti (gomme da masticare o cerotti alla nicotina). Il medico consiglierà volentieri in merito.

 

 

Sovrappeso: il sovrappeso sovraccarica il cuore e la circolazione. Affrontare i chili superflui con un'alimentazione a contenuto calorico ridotto e almeno 30 minuti al giorno di attività fisica. Come valore indicativo del peso ideale si può considerare un Body Mass Index (BMI, indice di massa corporea) compreso tra 20 e 25.


Alimentazione: l'alimentazione ha importanza essenziale nell'insorgenza di numerosi fattori di rischio (ipertensione, iperlipidemie, diabete). Un'alimentazione ricca di fibre con pochi prodotti di origine animale, fra cui pesce due volte alla settimana, è la migliore per i vasi sanguigni

 

  • Badare che sia un'alimentazione a contenuto ridotto di grassi, di colesterolo e di zucchero. Favorevoli al cuore e alla circolazione per le vitamine e le sostanze minerali che contengono sono la frutta e la verdura, i prodotti a base di cereali, le fibre alimentari e le patate.

  • Consumare con moderazione i grassi animali saturi, come quelli contenuti negli insaccati, nel lardo, nel formaggio, nel burro, nella panna e negli alimenti che se ne preparano (pasticceria, gelato). Dare la preferenza agli acidi grassi insaturi vegetali come quelli dell'olio d'oliva e di girasole..

  • Moderare il consumo d'alcool o vi rinunci del tutto se soffre di insufficienza cardiaca, disturbi del ritmo cardiaco o ipertensione. Usare con parsimonia il sale e, per quanto possibile, evitare gli snack e i piatti precotti salati.

 

Sedentarietà: un po' di moto per mezz'ora al giorno o tre ore alla settimana di attività sportiva servono sia al benessere fisico che a quello psichico. Faccia del moto una componente fissa della sua vita di tutti i giorni. Quando è possibile si sposti a piedi, in bicicletta o con i mezzi di trasporto pubblici invece che con l'automobile, usi la scala invece della scala mobile o dell'ascensore. Per mantenere in forma il cuore e la circolazione sono particolarmente adatte le attività di una certa durata (per esempio camminare di buon passo, jogging, nuoto, sci di fondo).

 

Salire le scale invece di usare la scala
mobile contribuisce già ad aumentare
il moto nella vita quotidiana.

 

 

Stress: lo stress persistente favorisce l'ipertensione ed ha effetti negativi sulla salute in generale. Perciò cercare di eliminare lo stress eccessivo e inserire dei momenti di distensione ("pause di distensione") nella vita di tutti i giorni. Anche gli esercizi di respirazione, lo yoga, il training autogeno, il rilassamento muscolare progressivo e altre tecniche possono contribuire a rilassarsi più efficacemente.

Una buona passeggiata in campagna, qualche volta concedersi di 'godere la natura e guardare le stelle" ... sono ottimi fattori di prevenzione non solo delle malattie ma anche di talune caratteristiche (poco amabili) del carattere eccessivamente fuori controllo ...

 

Diabete di tipo II: curare con perseveranza il diabete, se necessario con medicamenti ipoglicemizzanti. Un diabete mal regolato significa un alto rischio di malattia cardiovascolare.


 

 

 

STITICHEZZA

È  un disturbo che si manifesta con estrema frequenza nelle persone anziane e che può dar luogo a sintomi fastidiosi, quali mal di testa, senso di ripienezza addominale, riduzione dell’appetito, cattiva digestione, insonnia. Causa inoltre un certo disagio psicologico, in quanto con l’aumentare dell’età si diventa sempre più attenti alle funzioni fisiologiche del nostro organismo.

Si parla di stitichezza, quando si riduce la frequenza di svuotamento dell’intestino e diminuisce il volume delle feci, che spesso appaiono molto dure e compatte. In realtà è difficile definire la stitichezza in termini quantitativi, in quanto la  defecazione può presentare aspetti molto diversificati da un soggetto all altro, specie in rapporto alla dieta assunta ed alla attività fisica.

Quindi qualcuno si considererà affetto da stitichezza per un ritmo di eliminazione e quantità di materiale fecale, che altri giudicano soggettivamente assolutamente normali.

Ciò che conta maggiormente è il fatto che l’intestino, a poco a poco, diventa più pigro, determinando sensazioni fastidiose e richiamando l’attenzione del soggetto su una funzione che, se normale, viene abitualmente non considerata.

materiale rilevato da www.swissheart.ch