insufficienza cardiaca

storia naturale - FISIOLOGIA

Storia naturale dello scompenso
Esistono diversi tipi di scompenso cardiaco?
Cosa avviene nell’organismo in caso di scompenso cardiaco?

 

 

La storia naturale dello scompenso cardiaco.

 

 

L'insufficienza miocardica si manifesta in maniera acuta oppure si instaura lentamente, con il carattere della cronicità. In essa le prestazioni, richieste alla pompa cardiaca nelle varie situazioni dall'organismo, sono superiori a quelle massime che questa è in grado di fornire.

I meccanismi che portano allo scompenso cardiaco sono complessi e stabiliscono come un circolo vizioso che, se non si interviene correttamente, si autoalimenta rendendo sempre più precarie le condizioni di salute e di vita del paziente.

 

L'insufficienza cardiaca riducendo la quantità di sangue che il cuore pompa ogni volta che batte induce

da una parte l'attivazione del sistema nervoso autonomo con il rilascio di catecolamine, con conseguente stimolazione della forza contrattile e della frequenza cardiaca con un'azione vasocostrittrice sulle arterie;

dall'altra una ridotta perfusione renale con attivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAA); aumenta così la ritenzione di sodio e di liquidi fino all’edema, in quanto questi sistemi ormonali sono naturalmente finalizzati ad un intervento limitato nel tempo; la disfunzione miocardica ne determina invece una attivazione protratta, con conseguente sbilanciamento del sistema emodinamico (formazione di edemi alle gambe, improntabili). 

 

Lo scompenso cardiaco, non curato, si aggrava progressivamente. In una percentuale di casi la prognosi è sfavorevole, ma esiste la possibilità di ricorrere a terapie farmacologiche e a tecniche chirurgiche (rivascolarizzazione, defibrillatori impiantabili, trapianto cardiaco), che possono produrre un miglioramento dei sintomi ed aumentare la sopravvivenza.

 

Esistono diversi tipi di scompenso cardiaco?

Lo scompenso cardiaco può essere distinto in sinistro, destro, o, spesso, sinistro e destro associati. Esistono due tipi di scompenso cardiaco sinistro.

  • Nel primo, il ventricolo sinistro del cuore si trova costretto ad un eccessivo lavoro. Inizialmente, questo lavoro in più è compensato da una dilatazione del ventricolo e da un aumento dello spessore delle sue pareti. Successivamente, però, questi meccanismi di compenso non sono più sufficienti e insorge lo scompenso cardiaco (scompenso di tipo Sistolico).

  • Nel secondo tipo di scompenso cardiaco sinistro, è invece ridotta la forza con cui il ventricolo sinistro si contrae. Di conseguenza, il cuore non riesce più a pompare la quantità di sangue necessaria per le necessità dell’organismo (scompenso di tipo Diastolico).

In entrambi i casi, nello scompenso cardiaco sinistro il cuore non si svuota completamente ad ogni contrazione, e si crea perciò un ostacolo al suo riempimento e un ristagno di sangue nei polmoni. Questo meccanismo è la causa dell’edema polmonare. Lo scompenso cardiaco destro è una conseguenza dell’ipertensione polmonare. In questa condizione si crea un ristagno di sangue nelle vene e quindi un ingrossamento del fegato, una dilatazione delle vene del collo e un ristagno generalizzato di liquidi.

 

Cosa avviene nell’organismo in caso di scompenso cardiaco?

  • POLMONE: Lo scompenso cardiaco causa un ristagno di liquidi a livello polmonare, ostacolando la naturale meccanica dei polmoni e la corretta ossigenazione del sangue. Questa alterazione è avvertita con l’affanno e l’impossibilità di dormire sdraiati.

  • FEGATO: Anche a livello epatico si verifica una congestione, con conseguente riduzione dell’apporto di ossigeno e sostanze nutritive necessarie per il funzionamento dell’organo. Dagli esami del sangue risulteranno i segni di questo malfunzionamento (aumento della bilirubina e delle transaminasi), in genere comunque non particolarmente grave.

  • RENE: A causa dello scompenso cardiaco, si riduce il flusso ematico al rene, e quindi la capacità del rene stesso di filtrare il sangue. Si riduce perciò la quantità del filtrato renale, mentre viene riassorbito più sodio dal rene. Di conseguenza si avrà un aumento del volume totale del sangue e una ritenzione di sodio e liquidi nell’organismo.