insufficienza cardiaca

sintomatologia - diagnosi

Quali sono i sintomi dello scompenso cardiaco?

Come si fa la diagnosi di scompenso cardiaco?

 

Quali sono i sintomi dello scompenso cardiaco?

  • L’AFFANNO: Il ristagno di sangue nei polmoni causa la frequente comparsa di affanno; questo compare inizialmente in seguito a sforzi, ma successivamente anche a riposo. Talvolta il paziente ha necessità di dormire con due o tre cuscini per evitare l’affanno. In alcuni casi, inoltre, il paziente può svegliarsi di notte con un attacco di affanno, sudorazione e sibili respiratori. Infine, l’affanno può manifestarsi in una forma particolarmente drammatica, rappresentata dall’edema polmonare acuto. In questo grave quadro clinico l’affanno è molto marcato e si associa ad accelerazione del battito cardiaco e della respirazione, cianosi, stato di agitazione. L’edema polmonare acuto rappresenta la forma più grave di scompenso del ventricolo sinistro.

  • FACILE STANCABILITA': Nello scompenso cardiaco il cuore è incapace di pompare una quantità di sangue sufficiente alle cellule dell’organismo. I vari organi, pertanto, non ricevendo la necessaria quantità di ossigeno e sostanze nutritive risulteranno indeboliti. La muscolatura, in particolare, si stancherà così più facilmente anche in seguito a sforzi lievi. La facile stancabilità può talvolta sostituire l’affanno come sintomo di esordio dello scompenso cardiaco.

  • PALPITAZIONI: Queste possono essere dovute ad una accelerazione del battito cardiaco conseguente agli sforzi fisici. In altri casi, la sensazione protratta di battito cardiaco accelerato può essere dovuta ad una aritmia cardiaca, come una tachicardia sopraventricolare o ventricolare. Queste sono infatti tra le possibili complicanze dello scompenso cardiaco.

  • GONFIORE ALLE CAVIGLIE E ALLE GAMBE: è in genere una conseguenza dello scompenso cardiaco destro. E’ spesso associato a ingrossamento del fegato e a disturbi della digestione. Nelle fasi più avanzate dello scompenso cardiaco si può instaurare un circolo vizioso. Questo è conseguente alla diminuzione della quantità di sangue pompata dal cuore. In questo caso, per migliorare l’afflusso di sangue ai vari organi del corpo, aumentano le resistenze all’interno di vasi. Questo meccanismo. Però, porta inevitabilmente ad un aumento del lavoro del cuore peggiorando i sintomi dello scompenso.
    Oltre a questi ci possono essere:

  • difficoltà digestive (nausea con gonfiore) dovute al ristagno di sangue nel fegato e negli altri organi addominali

  • vertigini o perdita di conoscenza

Altri problemi medici possono provocare gli stessi sintomi. Per diagnosticare lo scompenso cardiaco e ricercare le sue possibili cause, sono necessari un esame fisico accurato ed una completa storia clinica, più alcuni esami specifici.

Come si arriva alla diagnosi?

Il medico formula la diagnosi di scompenso cardiaco attraverso le informazioni fornite dal paziente e una visita accurata. In tal modo si può definire genericamente il livello di scompenso in una delle 4 classi stabilite dalla New York Heart Association (N.Y.H.A.)

 

Classificazione N.Y.H.A. (New York Heart Association) dello Scompenso cardiaco
classe Caratteristiche
N.Y.H.A. 1 Nessuna limitazione: la normale attività fisica non determina affanno, palpitazioni, eccessivo affaticamento.
N.Y.H.A. 2 Lieve limitazione dell’attività fisica: non sono presenti sintomi a riposo, ma l’attività fisica provoca eccessivo senso di affaticamento, affanno, palpitazioni.
N.Y.H.A. 3 Grave limitazione dell’attività fisica: non sono presenti disturbi a riposo, ma compaiono al minimo sforzo fisico.
N.Y.H.A. 4 il paziente avverte affanno anche a riposo.

 

 

In base ai vostri sintomi ed ai risultati dei primi esami, potrà essere necessario eseguire un Ecocardiogramma per misurare la quantità di sangue pompata dal cuore con ciascuna pulsazione (la frazione di eiezione). Un cuore normale pompa ad ogni pulsazione la metà (50%) o più del sangue nel ventricolo sinistro; con lo scompenso cardiaco, il cuore indebolito può pomparne due quinti (40%) o meno, ed una quantità inferiore di sangue è pompata con meno energia a tutte le parti del vostro organismo.

In caso di aritmie non meglio definite può essere utile l'elettrocardiogramma dinamico (esame Holter).

L’opportunità di eseguire le diverse indagini diagnostici viene stabilita dal medico a seconda delle necessità e delle caratteristiche di ogni singolo paziente. Nei casi più impegnativi non saranno esclusi ulteriori esami come scintigrafia miocardica e cateterismo cardiaco,

Tra gli esami strumentali più utili in caso di scompenso cardiaco ricordiamo:

  • ELETTROCARDIOGRAMMA: permette di evidenziare i segni di un "danno" o "sovraccarico" del cuore.
  • EMOGASANALISI: questo esame che può essere eseguito rapidamente su un piccolo campione di sangue permette di rilevare la presenza di una scarsa ossigenazione del sangue, di un eccesso al suo interno di anidride carbonica, o di una acidosi metabolica.
  • RADIOGRAFIA DEL TORACE: permette di rilevare l’ingrandimento delle camere cardiache ed eventuali segni del ristagno del sangue nei polmoni.
  • ECOCARDIOGRAMMA: permette uno studio accurato delle dimensioni delle camere cardiache e del movimento delle pareti miocardiche e ci offre quindi preziose indicazioni sulla capacità del ventricolo sinistro di contrarsi. Associando la metodica Doppler, è possibile effettuare una diagnosi accurata di eventuali malattie delle valvole cardiache.
  • ELETTROCARDIOGRAmma dinamico (HOLTER): permette di scoprire, grazie alla registrazione di un elettrocardiogramma nell’arco delle 24 ore, la comparsa di eventuali irregolarità del battito cardiaco. Queste possono causare o aggravare lo scompenso cardiaco.
  • SCINTIGRAFIA miocardica: iniettando una piccola quantità di sostanza radioattiva in una vena, questa, giunge fino al cuore e permette di valutarne sia la forza di contrazione sia il rilasciamento. Si hanno così importanti informazioni sulle cause e sui meccanismi compensatori dello scompenso cardiaco.
  • CATETERISMO CARDIACO: mediante l'introduzione di un piccolo catetere fino al cuore si possono misurare le pressioni esistenti nelle diverse camere cardiache. È possibile inoltre, iniettando una piccola quantità di mezzo di contrasto, valutare la forma, le dimensioni e la contrazione del cuore. In caso di scompenso cardiaco, questo esame viene utilizzato per valutare la causa e i meccanismi fisiopatologici delle scompenso cardiaco, nonché per studiare eventuali malattie coesistenti a carico delle valvole cardiache o delle coronarie e gli effetti di alcune terapie.